Turismo sostenibile, istruzioni per l'uso

Viaggiare ed esplorare nuovi luoghi in totale armonia con la natura, rispettandola

Andrea Pastore 23/06/2020 0

In un'epoca in cui l'inquinamento raggiunge livelli esponenziali, mettendo a repentaglio la sopravvivenza di interi ecosistemi, si parla molto di "turismo sostenibile". Questa espressione, ancor prima che una visione "imprenditoriale" legata al modo di proporre turismo da parte degli operatori di settore, racchiude una vera e propria filosofia di vita: viaggiare ed esplorare nuovi luoghi in totale armonia con la natura, rispettandola.

L'ideale di un equilibrio e di una convivenza che protegga la biodiversità. In Italia, ma d'altronde in tutta Europa, sono tante le strutture che permettono di coltivare questo tipo di turismo, anche sulla base delle indicazioni della UNWTO (United Nations World Tourism Organization).

Ovviamente, se esistono strutture ad hoc, esiste anche il turista "sostenibile", cioè colui che mette in pratica delle semplici regole. Non è difficile tracciarne una sorta di identikit. Innanzitutto, il viaggiatore "green" preferisce gli spostamenti in bicicletta, mezzo pulito e sicuramente adeguato per esplorare quegli scorci di paesaggio più complessi da raggiungere; poi, il "nostro" tende ad evitare gli alberghi e mira ai campeggi, o comunque a quelle suddette strutture dalla vocazione "verde" che puntino su mobilità sostenibile, raccolta differenziata, risparmio energetico, materiali eco-compatibili; infine, il viaggiatore "green" si avvale di accessori riutilizzabili e non usa e getta, ottimizzando dunque il bagaglio al seguito.

Per alcuni sono piccoli accorgimenti, per altri tutto ciò potrebbe essere una pesante rinuncia alle comodità. In realtà parlano i fatti: durante la pandemia, la scarsa presenza dell'uomo, o quantomeno la sua condotta meno impattante ha permesso alla natura di rifiorire, di "riesplodere" in tutta la sua bellezza.

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Geecom 26/01/2020

La svolta ecologica di Poste Italiane

Poste Italiane sposa la filosofia dell'energia pulita e della tutela dell'ambiente. Da alcuni giorni, infatti, in numerose città italiane (fra cui Imperia, Jesi, Barletta, Firenze, Cagliari, Salerno, Foggia, Piacenza, Reggio Calabria, Pisa, Napoli, Cesena, Taranto, Pescara) sono stati immessi nella circolazione stradale i nuovi motocicli Euro 4, che condurranno le emissioni di CO2 ad una consistente riduzione.

Contestualmente, l'aumento della capacità dei portapacchi posteriori, arrivati quasi a 100 litri, consentirà di accorpare e ridurre i viaggi per per i recapiti, anche in funzione del varo del nuovo programma "Joint Delivery", che estende gli orari delle consegne fino alle 19:45. Questi nuovi veicoli rafforzano una flotta "green" in continua espansione, che conta già numerosi tricicli elettrici al 100%, con potenza di 4kw e velocità massima di 45 km/h, nel pieno rispetto del CdS e dell'ecologia, tanto che una sola ricarica permette ai postini di effetturare l'intero giro di consegne quotidiano.

Da segnalare, poi, ad Imperia, l'introduzione dei tessuti "OEKO-TEX Standard 100" per le nuove divise dei postini: si tratta di una certificazione che attesta l'atossicità e salubrità di tessuti ed imbottiture, senza intaccare minimamente l'estetica e la funzionalità dei giubbotti.

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Andrea Pastore 22/11/2020

Da Greenpeace la guida per scegliere i detersivi senza plastica

Qualche mese fa, Greenpeace, l'organizzazione ambientalista che ha nella difesa dell'ambiente la sua missione principale, ha diffuso il rapporto "Plastica liquida: l’ultimo trucco per avvelenare il nostro mare". L'analisi si è concentrata sui più comuni detersivi presenti sul mercato, selezionandone poco meno di 2mila attraverso il web.

Oltre il 20% dei prodotti considerati (commercializzati da marchi molto noti a livello internazionale) ha rivelato almeno un ingrediente a base plastica, e da un ulteriore - ma più ristretto - campione sono emerse le "microplastiche", cioè materie plastiche in forma solida inferiori ai 5 millimetri, ritenute le principali nemiche dell'ecosistema. Analisi successive più approfondite, sempre nell'ambito del campione ristretto già monitorato, hanno rivelato la presenza di particelle solide ancora più piccole con dimensioni inferiori a 50 micrometri (pari a 0,05 millimetri).

Alla luce di questi risultati, più recentemente Greenpeace ha elaborato una vera e propria guida - in formato cartaceo e digitale - per indirizzare l'utenza verso detergenti e detersivi privi di plastica, elencando tutti gli ingredienti nocivi e permettendo di verificarne la presenza nei prodotti al vaglio prima dell'acquisto.

"Tutte le materie plastiche utilizzate come ingredienti nei detersivi - ha spiegato Giuseppe Ungherese, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace Italia - finiscono per essere disperse nell’ambiente, raggiungendo i nostri mari. Ciò accade perché molto spesso i filtri degli impianti di depurazione delle acque reflue non riescono a trattenere efficacemente le particelle solide presenti negli scarichi di casa".

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Andrea Pastore 21/04/2020

Allarme siccità in Italia, "manca" il 60% della pioggia che abitualmente cade

Non bastasse l'emergenza da Covid-19, l'Italia è alle prese con un altro problema, non nuovo certamente: la siccità. Stando all'indagine condotta da Meteo Expert, che ha preso in considerazione la finestra temporale fra inizio Marzo e metà Aprile, quella attualmente in corso nel nostro paese è la primavera più secca da 60 anni a questa parte.

E il 60 si ripete, perchè oltre al lasso temporale che separa due "secchezze" così evidenti, è anche la quota percentuale di pioggia che è venuta meno; una media fra quello che è accaduto al Nord, più condizionato con un deficit di circa 9 miliardi di metri cubi d'acqua, e Sud, dove comunque la situazione non è tanto migliore.

I primi a pagare questa situazione sono stati fiumi e laghi, che hanno visto decurtare nettamente la loro portata, se si considera - andando molto più nel pratico - che in Italia è caduta la metà della pioggia rispetto alla "normalità", oltre 23 miliardi di metri cubi in meno del solito.

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