Forestazione urbana, anche a Bari sta nascendo il bosco antismog
L'intervento del gruppo Fastweb rientra nel progetto "Mosaico Verde" promosso da AzzeroCO2 e Legambiente
Andrea Pastore 06/12/2021 0
Lodevole iniziativa del gruppo Fastweb in tema di rigenerazione urbana. Nel Parco ASI di Bari, precisamente nella zona industriale di Bari-Modugno, si sta effettuando in questi giorni la piantumazione di varie specie di alberi, dando vita ad un grosso intervento di forestazione urbana in un'area da 10mila mq.
Si parte con un migliaio di alberi, fino ad arrivare a 3mila nell'arco di un triennio. L'obiettivo, che rientra nel progetto "Mosaico verde" promosso da AzzeroCO2 e Legambiente, è la realizzazione di un piccolo bosco anti-smog che contrasti le emissioni inquinanti presenti nell'area.
Prima del capoluogo pugliese, la stessa operazione è stata condotta a Milano e Roma. Una vera e propria battaglia per il cambiamento climatico, finalizzata a garantire un miglioramento della qualità della vita dal punto di vista ambientale e nel contempo sociale, proprio perchè aumenta la quota di verde urbano fruibile dalla cittadinanza.
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Andrea Pastore 12/07/2020
Bioedilizia, domotica e non solo: una casa "verde" è un traguardo possibile
Al giorno d'oggi, rendere una casa "green" significa dotarla di tecnologie e accorgimenti, non necessariamente dispendiosi a livello economico, che permettano di ridurre sensibilmente l'impatto sull'ambiente delle nostre classiche abitudini quotidiane. Si parte, ad esempio, dai pannelli fotovoltaici e solari, dispositivi con cui ottenere corrente elettrica e acqua calda, limitando le spese delle utenze e l'inquinamento ambientale.
Altro passo indispensabile, la sostituzione delle "vecchie" lampadine a incandescenza (dall'inconfondibile forma a pera, col filamento all'interno) con quelle a led: non scaldano, illuminano di più e consumano molto meno.
Anche la "domotica", la scienza che si occupa dello studio delle tecnologie adatte a migliorare la qualità della vita nella casa, offre un contributo decisivo: smartphone, home assistant e termostati intelligenti innescano i giusti automatismi per controllare riscaldamenti, illuminazione ed altri settori della casa anche a distanza, tagliando i consumi superflui.
Un altro comportamento virtuoso sta a metà fra l'utilità e il design, perchè è possibile "reimpiegare" materiali e vecchi oggetti sia per un discorso prettamente edilizio (pareti in legno lamellare o in fibra di cellulosa, magari tinteggiate con vernici biologiche) sia per farne elementi di arredo. Un locale concepito secondo le moderne tecniche di bioedilizia richiede meno riscaldamento/raffreddamento artificiale (risultato ottenuto brillantemente anche con le finestre isolanti), a tutto vantaggio dell'ambiente e delle tasche.
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Se da un lato l'emergenza Coronavirus sta mietendo innumerevoli vittime umane, rendendo oltremodo indispensabile stare a casa e non affollare le strade, dall'altro, proprio lo svuotamento dei centri cittadini e di tutti quei posti abitualmente frequentati dall'uomo sta permettendo agli animali di tornare a farsi vedere. E a vivere.
Attaverso i social, sono parecchie le testimonianze di utenti che immortalano scenari faunistici inattesi, altri vengono semplicemente descritti con le parole.
A Milano, dunque a ridosso del focolaio del virus, si sono riviste le lepri nei parchi (una rarità, pensando a quanto siano normalmente spaventate dal caos e dal rumore) e i cigni ai bordi dei Navigli. A Venezia, i cui canali sono clamorosamente limpidi, a tutto vantaggio dei pesci, sono tornati a nidificare gli uccelli (anatre comprese).
I delfini fanno evoluzioni a Trieste e Cagliari, a poca distanza dalle banchine dei porti. In terra sarda, esodo dai boschi verso le zone maggiormente urbane da parte di cinghiali e cervi. "La pandemia ha fermato gli esseri umani, la natura si rigenera" ha twittato qualcuno.
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Le api stanno scomparendo, a Milano un'autostrada fiorita per salvarle
E' ufficialmente scattato l'allarme api negli ambienti scientifici. Si stima che raggiunga quasi il 50% la perdita dei principali impollinatori del nostro ecosistema, con riflessi inevitabili sulle più comuni colture alimentari. Sul banco degli imputati i pesticidi e i più moderni prodotti chimici utilizzati in agricoltura.
In Francia, gli apicoltori del Sud hanno avviato uno spostamento in blocco delle arnie verso la Bretagna; a Londra, invece, è stata ricavata una maxi-area con prati e corridoi fioriti; in Olanda, per favorire la sopravvivenza delle api, si è puntato addirittura sulle pensiline dei bus, ricoperte di aiuole e fiori. La Norvegia, anni fa, aveva allestito dei punti floreali sui tetti delle case, ogni tot metri.
L'Italia è presente in questo novero, tanto che a inizio Dicembre, nel Parco Nord di Milano, sono cominciati i lavori per sostituire un lungo tratto di asfalto con aiuole e fiori. L'obiettivo sarà ottenere l'autostrada delle api, lunga più di 3 km. Indiscutibilmente, la strada fiorita per eccellenza del nostro paese.
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