Ambiente
Andrea Pastore 14/01/2022
La canapa, storia di una pianta troppo utile che dava fastidio
Consentiva di fare di tutto: vestiti, corde (tutto il cordame dei velieri era fatto con la canapa), carta (molto più ecologica della carta derivata dagli alberi), carburanti (l'etanolo di canapa, con cui erano alimentate le prime auto come la Ford T); in ambito medico consente di curare molte malattie, in Nepal se ne mangiano i semi.
Nel 1937 Henry Ford realizzò la Hemp Body Car, interamente realizzata con un materiale plastico ottenuto dai semi di soia e di canapa e che ovviamente viaggiava alimentata da etanolo di canapa. La carrozzeria era cosi elastica che lo stesso Ford si fece filmare mentre colpiva la macchina con forza senza provocare nessun tipo di danno.
L'avvento delle fibre sintetiche e l'inizio del proibizionismo
Cosa potrebbe mettere in crisi una pianta cosi utile? La risposta potrebbe sorprendere molti: le fibre sintetiche. Nel 1935 venne scoperto il nylon, una fibra sintetica derivata dal petrolio. Resistentissima, le cose prodotte con questo materiale parevano non rompersi mai, ma c'era un problema: la canapa era diffusa e lavorarla era semplice, bisognava proibirla.
Purtroppo tra gli usi possibili della canapa c'è anche la possibilità di produrre droghe leggere, e questo venne utilizzato come scusa per proibirla in toto: i giornali dell'epoca cominciarono ad associare la canapa alla droga, ad invocare misure "contro la droga", che fecero sì che la canapa cominciasse ad essere proibita in tutto il mondo.
La riabilitazione
La campagna mediatica contro la canapa è stata cosi forte che ci sono voluti decenni per riabilitarla: solo da alcuni anni è cominciato un processo di revisione delle norme vigenti, volto a distinguere il tipo di uso in modo da consentire una serie di attività. Ma nel frattempo il mondo è stato invaso da materiali sintetici.
Qualche anno dopo la sua introduzione, questo cominciò ad essere meno resistente: dopo il boom di acqusiti iniziale, le aziende avevano visto i loro fatturati crollare perché le persone non avevano necessità di acquistare nuovi capi di abbigliamento, quindi bisognava cambiare. L'obsolescenza programmata era servita anche in questo campo.
Andrea Pastore 06/12/2021
Forestazione urbana, anche a Bari sta nascendo il bosco antismog
Lodevole iniziativa del gruppo Fastweb in tema di rigenerazione urbana. Nel Parco ASI di Bari, precisamente nella zona industriale di Bari-Modugno, si sta effettuando in questi giorni la piantumazione di varie specie di alberi, dando vita ad un grosso intervento di forestazione urbana in un'area da 10mila mq.
Si parte con un migliaio di alberi, fino ad arrivare a 3mila nell'arco di un triennio. L'obiettivo, che rientra nel progetto "Mosaico verde" promosso da AzzeroCO2 e Legambiente, è la realizzazione di un piccolo bosco anti-smog che contrasti le emissioni inquinanti presenti nell'area.
Prima del capoluogo pugliese, la stessa operazione è stata condotta a Milano e Roma. Una vera e propria battaglia per il cambiamento climatico, finalizzata a garantire un miglioramento della qualità della vita dal punto di vista ambientale e nel contempo sociale, proprio perchè aumenta la quota di verde urbano fruibile dalla cittadinanza.
Andrea Pastore 17/07/2021
Con "Arpina" la Regione Sicilia punta a sensibilizzare alla tutela della biodiversità
"Negli ultimi decenni, la pressione antropica esercitata sul pianeta sembra inarrestabile. Gli effetti legati ai cambiamenti climatici, alla distruzione degli ecosistemi, all’estinzione di specie viventi si manifestano con conseguenze tangibili che riguardano da vicino il mondo che abitiamo. Arpa Sicilia è lo strumento operativo della Regione per il controllo e la tutela dell’ambiente in Sicilia".
Così, sulla propria pagina social ufficiale, Arpa Sicilia introduce la campagna di sensibilizzazione alla protezione ed alla valorizzazione dell'ecosistema e della biodiversità. Personaggio chiave è "Arpina", una versione cartoon dell'Apis Mellifera Siciliana. Il progetto è stato presentato a Catania in occasione del Green Expo del Mediterraneo, dal 14 al 16 Luglio.
E la stessa Arpina a presentarsi al mondo social: "Sarò la protagonista della serie animata a cura di Arpa Sicilia. Mi muoverò in ambienti rurali tra pesticidi e contesti virtuosi, vivrò l’esperienza del contesto urbano fortemente inquinato e farò escursioni subacquee per eseguire un monitoraggio delle acque e degli ambienti costieri. Vi porterò con me per mostrarti quanto sia importante mettere in atto buone pratiche e promuovere azioni sostenibili".
L'Apis Mellifera Siciliana (o Ape Nera Sicula, per il suo addome scuro) produce miele anche nei periodi più caldi ed ha il compito di impollinare le piante da cui dipendono i due terzi della frutta e della verdura consumata dall’uomo.
Andrea Pastore 10/04/2021
L'insospettabile inquinamento di Internet, fra motori di ricerca e piattaforme streaming
Senza tener conto dell'accelerata "digitale" che ha imposto la pandemia, che ci ha indotto ad utilizzare molto di più la rete sia per ridurre le attività in presenza (smart working, acquisti online) sia per riempire i vuoti di giornate trascorse per lo più in casa (streaming video), da anni ormai il web e la rete sono centri nevralgici del nostro quotidiano.
Eppure, sebbene intuitivamente si pensi a qualcosa di "immateriale", va detto che anche il digitale inquina, producendo "insospettabili" emissioni di CO2 nell'atmosfera. Si, perchè ad ogni nostro click - che sia rivolto verso un motore di ricerca, un client mail o una piattaforma video - corrisponde il lavoro fisico di un server/data center che deve elaborare il nostro input, consumando molta energia e dunque liberando anidride carbonica.
A ciò va aggiunto il dispendio energerico dei nostri dispositivi "di partenza" (computer, spesso accesi h24, e smartphone) e di tutti quei congegni necessari a raffreddare i server/data center di cui sopra, che altrimenti fonderebbero al momento di gestire la mole enorme di richieste dell'utenza (anche 50mila al secondo nel caso del più noto dei motori di ricerca): secondo una ricerca condotta da Purdue University, Yale University e MIT, l'invio di una mail - ad esempio - comporterebbe un consumo fino a 50 grammi di CO2, che diventano quasi 60 per lo streaming video e si riducono a 0.014 per una telefonata o un sms.
Per ovviare al problema, si va dai consigli più "banali" (evitare di passare attraverso il motore di ricerca, puntando direttamente al sito di interesse) a quelli più "anacronistici" (una telefonata in sostituzione di una mail particolarmente laboriosa), fino a quelli più "solidali" (intesi come meno "global", la lettura di un libro rispetto alla classica serie in anteprima su piattaforma streaming).
Consumo responsabile
Andrea Pastore 26/11/2023
Educazione ambientale tramite i progetti Erasmus Plus: l'esempio di Recycled Warriors
Erasmus + è il Programma dell’Unione Europea per l'istruzione dei suoi cittadini, ideato per consentire a partecipanti di ogni età di raggiungere le qualifiche e le competenze necessarie per una partecipazione attiva alla società democratica, una reale comprensione interculturale e l'inserimento nel mondo lavorativo. I temi chiave di questi programmi sono l’inclusione sociale, la sostenibilità ambientale, la transizione verso il digitale e la promozione della partecipazione alla vita democratica da parte delle generazioni più giovani. Trascorrere del tempo in un altro paese per studiare, imparare e lavorare dovrebbe diventare la norma, così come l’essere in grado di parlare altre due lingue oltre alla propria lingua madre. Si tratta di una grande opportunità per i giovani di tutta europa e per le associazioni, che possono organizzare nel loro territorio questi eventi.
Nel caso di Recycled Warriors, il progetto è stato organizzato da cinque associazioni provenienti da Italia, Spagna, Lituania, Cipro ed Estonia:
- Proactive Future
- Associazione Gramigna
- Do Great Things Latvia
- Mtu Project Spirit
- Make it Happen
Il progetto ha portato trenta ragazzi provenienti dagli stati sopra citati in un remoto angolo delle Asturie dove hanno imparato a ridurre il loro impatto ambientale e soprattutto a dare una seconda vita agli oggetti.
Andrea Pastore 06/11/2023
Sostenibilità e ristorazione: la nuova normativa del "Green Food"
Nell'era moderna, la sostenibilità è diventata una parola d'ordine in molti settori, e la ristorazione non fa eccezione. La crescente consapevolezza dell'importanza di ridurre l'impatto ambientale e promuovere pratiche più sostenibili ha portato a un crescente interesse per il "Green Food". Questa nuova normativa mira a rivoluzionare l'industria alimentare, incoraggiando i ristoranti a servire cibi sani, etici ed ecologici.
Cos'è il "Green Food"?
Il "Green Food" è una nuova normativa che promuove la sostenibilità nella ristorazione. Questa iniziativa si basa su tre pilastri fondamentali: la riduzione dello spreco alimentare, la scelta di ingredienti locali e stagionali, e l'adozione di pratiche etiche nella produzione e nella catena di approvvigionamento. Questi aspetti sono essenziali per ridurre l'impatto ambientale e promuovere la salute delle persone.
Riduzione dello spreco alimentare
Uno dei principali obiettivi del "Green Food" è ridurre il cibo sprecato. Secondo dati recenti, circa un terzo di tutto il cibo prodotto a livello globale viene sprecato. Questo spreco contribuisce in modo significativo all'impatto ambientale, tra cui emissioni di gas serra e spreco di risorse preziose come acqua e terra coltivabile. I ristoranti sono spesso colpevoli di uno spreco eccessivo, ma la normativa del "Green Food" li incoraggia a ridurre gli sprechi attraverso il miglioramento della gestione delle scorte, il riciclo dei rifiuti alimentari e l'offerta di porzioni più ragionevoli.
Scelta di ingredienti locali e stagionali
Un altro aspetto chiave del "Green Food" è la promozione dell'uso di ingredienti locali e stagionali. L'acquisto di prodotti provenienti da fornitori locali non solo supporta l'economia locale, ma riduce anche l'impatto ambientale associato al trasporto di cibo su lunghe distanze. Inoltre, la scelta di ingredienti di stagione contribuisce a ridurre la richiesta di produzione fuori stagione, che spesso richiede l'uso intensivo di energia e risorse.
Pratiche etiche nella produzione e nella catena di approvvigionamento
Il terzo pilastro del "Green Food" riguarda la promozione di pratiche etiche nella produzione e nella catena di approvvigionamento. Ciò significa che i ristoranti dovrebbero cercare di utilizzare prodotti provenienti da allevamenti e coltivazioni sostenibili, che rispettino il benessere degli animali e la tutela dell'ambiente. Inoltre, la normativa incoraggia la trasparenza nelle catene di approvvigionamento, in modo che i consumatori possano fare scelte più informate riguardo ai cibi che consumano.
Benefici del "Green Food" per i ristoranti
Molti ristoratori potrebbero chiedersi se aderire al "Green Food" comporti costi aggiuntivi. Tuttavia, ci sono molti vantaggi concreti per i ristoranti che adottano questa normativa. In primo luogo, l'adesione al "Green Food" può attirare clienti sempre più consapevoli della sostenibilità, che cercano esperienze culinarie rispettose dell'ambiente. Inoltre, la riduzione degli sprechi alimentari può portare a notevoli risparmi finanziari. Infine, l'uso di ingredienti locali e stagionali può portare a una maggiore freschezza e qualità dei piatti, migliorando la reputazione del ristorante.
L'importanza dei menu digitali come SCOUTMENU
Oltre a questi tre pilastri fondamentali del "Green Food", un altro elemento chiave nella promozione della sostenibilità nella ristorazione è l'adozione di menu digitali come Scoutmenu. Questa tecnologia offre numerosi vantaggi sia per i ristoratori che per i clienti, contribuendo al successo della normativa del "Green Food".
I menu digitali sono una soluzione innovativa che offre numerosi vantaggi sia per i ristoratori che per i clienti. Questi menu sono spesso accessibili tramite dispositivi mobili, consentendo ai clienti di visualizzare le opzioni disponibili, fare ordini e personalizzare i loro pasti direttamente dal proprio smartphone o tablet. Questa tecnologia può ridurre l'uso di menu cartacei, contribuendo così alla sostenibilità ambientale attraverso la riduzione del consumo di carta. Inoltre, i menu digitali possono essere facilmente aggiornati per riflettere le offerte stagionali e le scorte disponibili. Ciò significa che i ristoratori possono adattarsi rapidamente alle fluttuazioni del mercato e ridurre gli sprechi alimentari, offrendo solo ciò che è attualmente disponibile e fresco. Questo è un passo importante verso la sostenibilità nella ristorazione.
L'utilizzo di un menu digitale come Scoutmenu potrebbe offrire ulteriori funzionalità specifiche per migliorare la sostenibilità e l'esperienza del cliente. Ad esempio, potrebbe includere informazioni dettagliate sugli ingredienti e sull'origine dei prodotti, promuovendo così la trasparenza e il sostegno agli ingredienti locali e sostenibili. Inoltre, potrebbe incoraggiare i clienti a condividere le loro esperienze e opinioni, consentendo così ai ristoranti di migliorare continuamente la loro offerta.
L'adozione di menu digitali come Scoutmenu è un passo positivo verso una ristorazione più sostenibile. Con il continuo aumento della consapevolezza ambientale, il "Green Food" e i menu digitali rappresentano pietre miliari nell'evoluzione della ristorazione verso un futuro più sostenibile.
Andrea Pastore 27/10/2021
"BeviMI", negli atenei milanesi l'acqua non si spreca e la plastica si ricicla
Dal 13 Ottobre 2021 - come si legge sul portale istituzionale dell'Università Statale di Milano - è partito il Progetto BeviMI, che vede coinvolte insieme Università Statale di Milano, Università di Milano-Bicocca, Politecnico di Milano e Comitato Italiano Contratto Mondiale Acqua (CICMA).
L'obiettivo è promuovere l’utilizzo dell’acqua di rete (quella del rubinetto, la cosiddetta "acqua del sindaco"), oltre alla riduzione e al riciclo della plastica partendo dalle aule universitarie. Studentesse e studenti hanno iniziato a scaricare l'app BeviMI sul proprio smartphone, utilizzandola ogni volta che prelevano acqua dagli erogatori in Ateneo.
Ad ogni prelievo, l’app BeviMI misura la CO2 evitata e la quantità di plastica risparmiata. Ogni Ateneo ha promosso eventi di presentazione dell’app, in occasione del lancio ufficiale, offrendo gadget e borracce agli studenti precedentemente registrati (ne sono state distribuite subito 300).
Inoltre, si è provveduto ad installare degli eco-compattatori, offerti dal partner Coripet, per la raccolta selettiva di bottigliette PET, così da "trasformarle" in bottiglie R-PET ad uso alimentare, secondo i principi dell’economia circolare.
Andrea Pastore 26/02/2020
Da Brindisi le pellicole intelligenti che rivelano se il cibo è scaduto
Da Brindisi arriva una soluzione innovativa e utilissima per indicarci quando è il momento di disfarci di alimenti che si sono deteriorati, magari dopo lunga conservazione in frigorifero. I ricercatori del Centro Enea, infatti, hanno messo a punto delle "pellicole intelligenti", ottenute con zuccheri di mais e barbabietole e scarti agroalimentari.
In pratica, queste confezioni, interamente biodegradabili e compostabili, cambiano colore quando la pietanza inacidisce e dunque segnalano la sua non più commestibilità. Contestualmente, lo staff brindisino è al lavoro su bio-pellicole antimicrobiche in grado di allungare la scadenza dei prodotti.
Dunque, rispetto dell'ambiente e niente sprechi.
Mobilità e trasporti
Andrea Pastore 16/02/2022
Byron Bay Train, in Australia il primo convoglio del mondo ad energia solare
In tema di sostenibilità, una notizia molto promettente arriva dall'Australia, precisamente da Byron Bay, città del Nuovo Galles del Sud che deve il suo nome all'ammiraglio britannico John Byron, nonno del celebre poeta Lord Byron. Qui, da almeno 2 anni, circola un piccolo convoglio ferroviario, di soli due vagoni, alimentato interamente ad energia solare, con pannelli da 6,5 kw.
Il "trenino", che ha già ispirato molti paesi europei, intenzionati a riproporre questa soluzione, è nato dal riutilizzo, o meglio dalla conversione, di un convoglio tradizionale, da parte della Byron Bay Railroad Company, il cui obiettivo era riattivare la vecchia linea ferrata. L'estetica di un tempo abbinata alla tecnologia moderna.
Il treno, che con un ciclo di ricarica permette di effettuare una dozzina di corse, collega il centro di Byron Bay con la zona turistica, l'equivalente di 3 km. Ognuno dei congegni e dei sistemi del mezzo è alimentato interamente da energia solare, sebbene sia presente anche un motore diesel da utilizzare nelle situazioni di emergenza. I posti a sedere sono un centinaio, la massima velocità raggiungibile si aggira sui 100 km/h. Niente male per il primo treno fotovoltaico del pianeta!
Andrea Pastore 10/01/2022
John Goodenough, ancora lui: ecco la rivoluzionaria batteria al vetro
Alla più che veneranda età di 98 anni, il Premio Nobel per la chimica John Goodenough, già ideatore della batteria agli ioni di litio, non smette di stupire e rilancia la posta, puntando i riflettori sulla rivoluzionaria batteria al vetro. Il progetto è stato presentato nel 2017, mentre nel 2019 è stato brevettato. Una vera e propria manna per il futuro delle auto elettriche.
Almeno 5 i vantaggi che la nuova tecnologia propone di offrire: super velocità di ricarica, col vetro che rappresenta per gli elettroni una sorta di autostrada a 4 corsie senza alcun ostacolo al libero movimento; incremento notevolissimo di autonomia - parliamo di qualcosa come 1500 km - dopo pochi minuti di ricarica; grande resistenza alle basse temperature, condizione che esponeva il litio ad una perdita di capacità; limitate "deperibilità" e usura anche dopo migliaia di cicli di carica-scarica; scarsa infiammabilità.
La chiave di volta è rappresentata dall'utilizzo di elettroliti di vetro al posto di quelli liquidi, che ha permesso di rimpiazzare il litio con il sodio, più economico e soprattutto disponibile in grande abbondanza perchè estraibile dall'acqua del mare.
Andrea Pastore 04/10/2021
Se l'auto pesa di più, il costo annuo del parcheggio aumenta: succede a Tubinga, in Germania
Ha fatto parecchio discutere il provvedimento emanato nell'ambito del distretto governativo di Tubinga, uno dei circondari dello stato tedesco del Baden-Wurttemberg. La tassa per parcheggiare la propria auto in strada, infatti, è stata "rimodellata" in maniera "ponderale", nel senso che chi possiede auto più pesanti pagherà molto di più dei canonici 30 euro annui previsti fino a qualche giorno fa, cioè prima dell'adozione di questa particolare decisione.
Nessun commento specifico dal Governo centrale, finora, considerando la concomitanza della tornata elettorale. A "pesare", è proprio il caso di dirlo, potrebbe essere stato l'input del Comitato per la protezione del clima, che vede nei veicoli più imponenti (soprattutto i Suv) un problema per i centri urbani, tanto da indurre l'amministrazione locale a quantificare la spesa per l'occupazione del suolo pubblico - da parte degli automobilisti - in rapporto al peso del veicolo.
In concreto, il "superdazio" ammonterà a 180 euro l'anno per le auto che arrivano a 2 tonnellate di peso. Al netto di possibili sfumature politiche dietro questa decisione, non è da escludere che altre città tedesche seguano l'esempio, innalzando ancora di più l'asticella a livello economico.
Andrea Pastore 04/09/2021
Le ambizioni del progetto Yara Birkeland, la nave da carico elettrica ed "autonoma"
Entro la fine del 2021, Yara Birkeland, nave da carico elettrica, compirà il suo primo viaggio "in autonomia" fra due località norvegesi. Il riferimento non va soltanto alla propulsione elettrica del mezzo, sorretto da una batteria da 7 MWh e da 2 motori da 700 kW (13 nodi la velocità massima ottenibile), ma soprattutto alla gestione "automatizzata" del viaggio.
Niente equipaggio durante il tragitto, ma soltanto per le fasi di carico e scarico: eppure anche qui, principalmente a livello di stoccaggio, si punterà su straddle carriers (le cosiddette "gru a cavaliere) completamente automatizzate. Durante la tratta, la nave sarà monitorata da punti di controllo a distanza.
Abbattimento dei costi operativi e delle emissioni nocive gli obiettivi ambiziosi del progetto. In realtà la tabella di marcia dei "viaggi autonomi" era fissata per lo scorso anno, ma la pandemia ha fatto saltare tutto. Secondo le previsioni, questo tipo di cargo rimpiazzerebbe qualcosa come 40mila spostamenti di camion all'anno.
Energia
Andrea Pastore 16/06/2022
Il Parlamento Europeo ha deciso: dal 2035 stop alla vendita di auto a motore termico
Fa molto discutere in questi giorni l'approvazione, da parte del Parlamento europeo, dello stop alla vendita, a partire dall'anno 2035, dei veicoli a motore termico (per intenderci, quelli a benzina, a diesel ed a Gpl). La decisione, che rientra nel programma "Fit for 55" su energia e clima, il cui obiettivo è il raggiungimento delle emissioni zero entro il 2050, è passata con 339 voti contro 249.
Come prevedibile, le proteste non sono state poche, sia sul piano politico che industriale. Secondo il centrodestra, ad esempio, la conseguenza più immediata di questa decisione sarebbe la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro; per questo motivo, fra le diverse soluzioni possibili, è allo studio una proposta di emendamento per ottenere una deroga al 2036 delle emissioni di CO2 per una certa fascia di costruttori di auto.
Sul versante di questi ultimi, intanto, ciò che preoccupa di più - nonostante la ferma intenzione, da parte dell'industria automotive, di aiutare a centrare l'obiettivo green - è la totale incertezza della fase storica attuale, che rende troppo affrettata una pianificazione così a lungo termine.
Le perplessità generali non finiscono qui: l'elettrico, si chiedono in molti, sarà economicamente alla portata di tutti? Si potrà considerare una tecnologia sicura? Risulterà agevole smaltire le batterie, sulla cui probabile tossicità si dibatte da tanto? Verrà installato sul territorio un numero congruo di infrastrutture di ricarica? I carburanti alternativi derivanti da idrogeno potrebbero inserirsi fra le tecnologie utili ad affrontare e concretizzare la transizione ecologica? Tanti punti di domanda sul tavolo degli esperti, ma una nuova era è già iniziata.
Andrea Pastore 23/09/2021
Tasmania senza rivali nell'energia rinnovabile, ha raggiunto il 100%
Grandi notizie sul fronte dell'energia "pulita". Da pochi mesi, infatti, la Tasmania, stato insulare al largo della costa meridionale dell'Australia, ha toccato il ragguardevole traguardo del 100% di energie rinnovabili. Con un anno di anticipo sulla tabella di marcia, impostata inizialmente sul 2022.
Di fatto, la Tasmania "funziona" ad emissioni zero, soprattutto grazie al ruolo decisivo svolto dagli impianti idroelettrici (in maniera preponderante) ed eolici: è il primo stato australiano a centrare questo obiettivo, nonchè una delle poche giurisdizioni al mondo, portando a compimento una sorta di vocazione "green" (risale addirittura alla fine del 1800 la prima costruzione di una centrale idroelettrica in Tasmania).
Ma c'è di più: nell'arco di una ventina d'anni, si punta ad alzare l'asticella addirittura al 200%. Grande soddisfazione da parte di Guy Barnett, Ministro dell’energia, che ha salutato con gioia l'entrata in servizio della turbina eolica nel Porto di Granville (la numero 29 in totale), evento che di fatto ha decretato il raggiungimento della quota 100% di rinnovabili, portando la Tasmania ad essere l'area più appetibile per gli investimenti di settore.
Andrea Pastore 05/03/2020
Venerdì 6 Marzo 2020 torna "M'illumino di meno"
M’illumino di Meno è la Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata da Caterpillar e Radio2 nel 2005: l’edizione 2020 torna Venerdì 6 Marzo 2020 ed è dedicata ad aumentare gli alberi, le piante, il verde intorno a noi. L’invito di Caterpillar è piantare un albero, perché gli alberi si nutrono di anidride carbonica.
Gli alberi sono lo strumento naturale per ridurre la principale causa dell'aumento dei gas serra nell'atmosfera terrestre e quindi dell'innalzamento delle temperature. Gli alberi e le piante emettono ossigeno, filtrano le sostanze inquinanti, prevengono l'erosione del suolo, regolano le temperature. Gli alberi sono macchine meravigliose per invertire il cambiamento climatico.
Per frenare il riscaldamento globale bisogna cambiare i consumi, usare energie rinnovabili, mangiare meno carne, razionalizzare i trasporti. Tutti rimedi efficaci nel lungo periodo. Ma c'è poco tempo e il termometro globale continua a salire. Gli scienziati di tutto il mondo concordano: riforestazione.
Caterpillar invita Comuni, scuole, aziende, associazioni e privati a piantare un tiglio, un platano, una quercia, un ontano o un faggio. Ma anche un rosmarino, un ginepro nano, una salvia, un'erica o una pervinca major: tutto quello che si può piantare su un balcone. Sul davanzale un geranio. E maggiorana, basilico, timo e prezzemolo: piantare un giardino sulla finestra. Piantare viole del pensiero, ortensie e petunie in un vaso appeso alla parete. Piantare erba gatta.
Sono decine i Comuni e le aziende che stanno piantando alberi: Forestazione Urbana, Corridoi Verdi. Pianteranno 3 milioni di alberi a Milano entro il 2030. Dall'inizio di M'illumino di Meno il mondo è cambiato. L'efficienza energetica è diventata un tema economico rilevante e le lampadine ad incandescenza che Caterpillar invitava a cambiare con quelle a risparmio energetico, adesso, semplicemente, non esistono più. Ma spegnere le luci e testimoniare il proprio interesse al futuro dell'umanità resta un'iniziativa concreta, non solo simbolica, e molto partecipata.
Andrea Pastore 18/02/2020
Via libera a biogas e digestato è grande risultato Coldiretti
Il via libera agli incentivi per i nuovi impianti di produzione di energia elettrica da biogas, biometano e digestato di potenza inferiore a 300 kW è un grande risultato ottenuto dalla Coldiretti. E’ quanto ha affermato il presidente Ettore Pandini in riferimento all’approvazione dell’emendamento al Milleproroghe che riapre i bandi, nell’anno in corso, per l’ammissione agli incentivi per i nuovi piccoli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
"Si tratta di un intervento atteso dalle imprese agricole impegnate in un difficile processo di innovazione per lo sviluppo sostenibile. Una norma che riguarda gli impianti nell’ambito del ciclo produttivo di una impresa agricola e di allevamento realizzati dagli imprenditori agricoli e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di economia circolare diretti a salvaguardare e a migliorare la qualità dell’ambiente e a garantire un utilizzo efficiente e razionale delle risorse naturali.
Si torna così ad utilizzare la sostanza organica anche per contrastare la preoccupante desertificazione dei terreni. L’approvazione dell’emendamento completa il sostegno alle energie rinnovabili di origine agricola che Coldiretti ha fortemente chiesto".
fonte Coldiretti