Le ambizioni del progetto Yara Birkeland, la nave da carico elettrica ed "autonoma"
Entro la fine del 2021 il primo viaggio del cargo "green" controllato a distanza
Andrea Pastore 04/09/2021 0
Entro la fine del 2021, Yara Birkeland, nave da carico elettrica, compirà il suo primo viaggio "in autonomia" fra due località norvegesi. Il riferimento non va soltanto alla propulsione elettrica del mezzo, sorretto da una batteria da 7 MWh e da 2 motori da 700 kW (13 nodi la velocità massima ottenibile), ma soprattutto alla gestione "automatizzata" del viaggio.
Niente equipaggio durante il tragitto, ma soltanto per le fasi di carico e scarico: eppure anche qui, principalmente a livello di stoccaggio, si punterà su straddle carriers (le cosiddette "gru a cavaliere) completamente automatizzate. Durante la tratta, la nave sarà monitorata da punti di controllo a distanza.
Abbattimento dei costi operativi e delle emissioni nocive gli obiettivi ambiziosi del progetto. In realtà la tabella di marcia dei "viaggi autonomi" era fissata per lo scorso anno, ma la pandemia ha fatto saltare tutto. Secondo le previsioni, questo tipo di cargo rimpiazzerebbe qualcosa come 40mila spostamenti di camion all'anno.
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Andrea Pastore 06/04/2020
Dal veto rigoroso al via libera in tempi di pandemia, il riscatto dei monopattini elettrici a NY
Complice la pandemia di Coronavirus che sta terrorizzando l'intero pianeta, facendo registrare numeri drammatici relativamente a contagi e perdite umane, lo stato di New York avrebbe fatto marcia indietro rispetto all'iniziale "veto" sulla circolazione di monopattini elettrici e biciclette "assistite".
Un paio di anni fa, San Francisco, la stessa New York e Los Angeles avevano fatto segnalare il boom di Bird, un modello di monopattino elettrico entrato di prepotenza sul mercato statunitense e diventato praticamente una moda. Le autorità governative non avevano guardato con favore alla cosa, ritenendo pericolosi questi tipi di veicoli.
Eppure, la praticità, il divertimento e il rispetto dell'ambiente offerti dai monopattini elettrici avevano conquistato gli americani. Se all'epoca era più un fatto di moda, adesso, con la necessità di evitare i mezzi pubblici a causa del virus, questi veicoli "smart", nel senso di agili e svelti, hanno rivelato tutta la loro utilità, tanto che lo stato di New York avrebbe dato l'ok alla legalizzazione, imponendo l'uso del casco ai minorenni e a tutti coloro che guidano monopattini e bici assistite che sviluppano una certa velocità.
Il beneficio immediato toccherà i fattorini (i cosiddetti riders) per le consegne di beni di prima necessità a chi, come è giusto che sia, deve stare in casa per scongiurare l'ulteriore diffusione del contagio.
Andrea Pastore 10/01/2022
John Goodenough, ancora lui: ecco la rivoluzionaria batteria al vetro
Alla più che veneranda età di 98 anni, il Premio Nobel per la chimica John Goodenough, già ideatore della batteria agli ioni di litio, non smette di stupire e rilancia la posta, puntando i riflettori sulla rivoluzionaria batteria al vetro. Il progetto è stato presentato nel 2017, mentre nel 2019 è stato brevettato. Una vera e propria manna per il futuro delle auto elettriche.
Almeno 5 i vantaggi che la nuova tecnologia propone di offrire: super velocità di ricarica, col vetro che rappresenta per gli elettroni una sorta di autostrada a 4 corsie senza alcun ostacolo al libero movimento; incremento notevolissimo di autonomia - parliamo di qualcosa come 1500 km - dopo pochi minuti di ricarica; grande resistenza alle basse temperature, condizione che esponeva il litio ad una perdita di capacità; limitate "deperibilità" e usura anche dopo migliaia di cicli di carica-scarica; scarsa infiammabilità.
La chiave di volta è rappresentata dall'utilizzo di elettroliti di vetro al posto di quelli liquidi, che ha permesso di rimpiazzare il litio con il sodio, più economico e soprattutto disponibile in grande abbondanza perchè estraibile dall'acqua del mare.
Andrea Pastore 04/10/2021
Se l'auto pesa di più, il costo annuo del parcheggio aumenta: succede a Tubinga, in Germania
Ha fatto parecchio discutere il provvedimento emanato nell'ambito del distretto governativo di Tubinga, uno dei circondari dello stato tedesco del Baden-Wurttemberg. La tassa per parcheggiare la propria auto in strada, infatti, è stata "rimodellata" in maniera "ponderale", nel senso che chi possiede auto più pesanti pagherà molto di più dei canonici 30 euro annui previsti fino a qualche giorno fa, cioè prima dell'adozione di questa particolare decisione.
Nessun commento specifico dal Governo centrale, finora, considerando la concomitanza della tornata elettorale. A "pesare", è proprio il caso di dirlo, potrebbe essere stato l'input del Comitato per la protezione del clima, che vede nei veicoli più imponenti (soprattutto i Suv) un problema per i centri urbani, tanto da indurre l'amministrazione locale a quantificare la spesa per l'occupazione del suolo pubblico - da parte degli automobilisti - in rapporto al peso del veicolo.
In concreto, il "superdazio" ammonterà a 180 euro l'anno per le auto che arrivano a 2 tonnellate di peso. Al netto di possibili sfumature politiche dietro questa decisione, non è da escludere che altre città tedesche seguano l'esempio, innalzando ancora di più l'asticella a livello economico.