John Goodenough, ancora lui: ecco la rivoluzionaria batteria al vetro
Almeno 5 i vantaggi che la nuova tecnologia propone di offrire
Andrea Pastore 10/01/2022 0
Alla più che veneranda età di 98 anni, il Premio Nobel per la chimica John Goodenough, già ideatore della batteria agli ioni di litio, non smette di stupire e rilancia la posta, puntando i riflettori sulla rivoluzionaria batteria al vetro. Il progetto è stato presentato nel 2017, mentre nel 2019 è stato brevettato. Una vera e propria manna per il futuro delle auto elettriche.
Almeno 5 i vantaggi che la nuova tecnologia propone di offrire: super velocità di ricarica, col vetro che rappresenta per gli elettroni una sorta di autostrada a 4 corsie senza alcun ostacolo al libero movimento; incremento notevolissimo di autonomia - parliamo di qualcosa come 1500 km - dopo pochi minuti di ricarica; grande resistenza alle basse temperature, condizione che esponeva il litio ad una perdita di capacità; limitate "deperibilità" e usura anche dopo migliaia di cicli di carica-scarica; scarsa infiammabilità.
La chiave di volta è rappresentata dall'utilizzo di elettroliti di vetro al posto di quelli liquidi, che ha permesso di rimpiazzare il litio con il sodio, più economico e soprattutto disponibile in grande abbondanza perchè estraibile dall'acqua del mare.
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Andrea Pastore 28/08/2020
Ibrida, elettrica o a gas? Quale auto scegliere pensando all'ambiente
Sono lontani i tempi in cui per scegliere un'auto si doveva scegliere solo tra benzina e diesel: già da un paio di decenni sono arrivate le auto a gas (gpl e metano) e ora stiamo assistendo al boom delle ibride e delle elettriche. Le ibride, in particolare, sono presenti nei cataloghi di tutte le case automobilistiche, eccetto qualche marchio specializzato in auto supersportive. Stanno riscuotendo un grande successo commerciale per l'immagine green che si sono costruite, ma è veramente cosi? Approfondiamo confrondando tutti i tipi di alimentazione.
Quanti tipi di auto ibride esistono?
Ci si potrebbe chiedere come mai c'è un esplosione di ibride. Perché le auto ibride sono favorite dalla normativa europea, che premia le auto con basse emissioni. In commercio ci sono tre tipi di auto ibride, molto diverse tra loro. Vediamo in cosa differiscono.
Mild hybrid
A questa categoria appartiene la maggior parte delle auto ibride sul mercato: dispongono di un piccolo motore elettrico della potenza di pochi cavalli, che aiuta il motore termico in alcune fasi (accelerazione, basse velocità) sfruttando l'energia recuperata in frenata. Inoltre il motore elettrico si occupa di spegnere il motore termico quando è possibile (ad esempio quando l'auto è ferma al semaforo, oppure quando è in folle). Il motore elettrico non è in grado di muovere l'auto da solo. Si tratta sostanzialmente di un piccolo aiuto al motore termico che consente di fare un po' più di strada. I miglioramenti, però, sono modesti: le auto ibride di tipo mild hybrid sono sostanzialmente auto a benzina un po' più efficienti.
Full hybrid
Questo tipo di auto dispone di un motore elettrico abbastanza potente da spingere la vettura senza l'ausilio del motore termico, ovviamente ad andature molto tranquille. La prima e più famosa rappresentante di questo tipo di auto è la Toyota Prius, sul mercato italiano dal 2000 e da allora continuamente migliorata, fino a raggiungere la quarta generazione. Le auto full hybrid sono dotate di un pacco batterie abbastanza grande da consentire alla macchina di muoversi in elettrico per qualche chilometro, ma la loro forza è l'alternanza tra motore elettrico e termico. Il loro terreno ideale è la città: nel traffico e in generale alle basse andature tipiche della città queste auto riescono a procedere per la maggior parte del tempo in elettrico, utilizzando il motore termico saltuariamente quando il livello delle batterie si abbassa. Una caratteristica delle auto ibride è il veleggiamento elettrico.
Ibride plug-in
L'ultimo tipo di ibrida giunto sul mercato è rappresentato dalle ibride ricaricabili (o plug-in). Si tratta di auto full hybrid con un grande pacco batterie, in grado di assicurare autonomia per qualche decina di km. Come le auto elettriche possono essere collegate alla corrente per essere ricaricate, e quando l'energia elettrica delle batterie finisce possono avvalersi del motore termico.
Il mondo delle auto elettriche
Fino all'anno scorso le elettriche a listino si potevano contare sulle dita delle mani, oggi grazie alle migliori tecnologie disponibili l'offerta si è moltiplicata. L'autonomia è aumentata grazie alle nuove batterie, ma siamo lontani dalle percorrenze a cui siamo abituati con le auto a benzina: al momento in cui scriviamo la vettura elettrica con maggiore autonomia è la Tesla Model 3 Long Range, che arriva a 560 km. Al secondo posto troviamo la Hyundai Kona, che nella versione più dotata arriva a 484 km, e via via tutte le altre. Sono poche le auto che superano i 400 km di autonomia, ed hanno tutte un costo superiore ai 40mila euro. Per le vetture più economiche l'autonomia si attesta intorno ai 300 km, comunque un bel miglioramento rispetto al passato. Altro importante nodo dell'auto elettrica sono le colonnine di ricarica: al momento in cui scriviamo questo articolo sono presenti principalmente nei centri urbani (oltre il 75%) e in minima parte sulle autostrade (meno del 5%), e ci sono ancora intere zone d'Italia in cui non ci sono colonnine. Questo rappresetna ancora una limitazione, per esempio, a fare un lungo viaggio con questo tipo di alimentazione.
Le auto a gas
Fino a poco tempo fa erano tantissimi i nuovi modelli disponibili a doppia alimentazione (o a metano o a GPL), perché si puntava su questi per ridurre l'inquinamento delle auto. Il metano, in particolare, ha una resa maggiore di quella della benzina e unita al prezzo minore lo rende la miglior scelta per l'ambiente. Il GPL, invece, ha una resa energetica inferiore rispetto a quello della pari quantità di benzina, il che significa che con un litro di GPL si percorre meno strada rispetto ad un litro di benzina, ma anche considerando il maggior carburante bruciato le emissioni restano inferiori. Chi ha un'auto a gas deve confrontarsi con una distribuzione meno capillare rispetto a diesel e benzina, in particolare per il metano (il GPL è molto più frequente): in aclune zone d'italia non sono presenti distributori oppure sono pochissimi, quindi è bene informarsi prima di acquistare questo tipo di auto sui distributori nelle vicinanze.
Cosa acquistare pensando al portafogli
Facendo un discorso prettamente economico (che esclude quindi l'estetica dell'auto, dotazione e tutto ciò che non sia collegato ai costi di gestione), dobbiamo considerare solo la spesa per l'acquisto dell'auto sommata alla spesa per il carburante e comparare i costi di gestione delle varie tipologie di auto. Il confronto riguarderà le auto a benzina, ibride, elettriche e a gas. Il diesel viene escluso in quanto le norme antinquinamento sempre più stringenti porteranno alla progressiva scomparsa di questo carburante, quindi non è consigliabile acquistare un'auto diesel oggi, anche in caso di convenienze estreme. Per calcolare il costo del carburante utilizzeremo i prezzi rilevati al momento in cui scriviamo questo articolo:
- benzina: 1.429
- metano: 0,899
- gpl: 0,599
Dobbiamo ovviamente considerare anche il tipo di percorso che faremo in auto: un conto è usare l'auto in città, un conto in autostrada. Consideriamo quindi tre scenari:
- utilizzo cittadino: vince il gpl di misura sul metano
la città è il terreno dove le auto ibride danno il meglio di sè, avvicinandosi alle percorrenze dichiarate dalle case costruttrici. Per questo segmento consideriamo dimensioni massime intorno ai 4 metri (segmento b). Le migliori percorrenze dichiarate per le ibride sono 26,6 km/l per la Toyota Yaris hybrid, 25 km/l per la Fiat Panda ibrida, 23 km/l per la Renault Clio e così via, ma nella vita reale è difficile superare i 20 km/l. Le auto a benzina sono ovviamente meno efficienti, un buon risultato per una piccola utilitaria cittadina a benzina è di 15 km/l. Anche le auto a gas hanno ottimi risultati: le auto a metano percorrono in media 250 km con un pieno (con punte di 300 per auto particolarmente efficienti come la Wolkswagen Up), per una spesa che supera di poco la decina di euro. La città è ovviamente il terreno migliore anche per le auto elettriche, dato che muovendosi in città difficilmente si percorrono grandi distanze. Il costo della corrente il più basso di tutti, parliamo di 2,9 € per percorrere 100 km.
Considerando una percorrenza di 10.000 km all'anno, abbiamo questi consumi:
-> auto a benzina: 951,71 €
-> auto full hybrid 714,50 €
-> auto a gpl: 525 €
-> auto a metano: 480 €
-> auto elettrica: 290 €
Ora dobbiamo considerare che in media le auto ibride o alimentate a gas costano di più di quelle a benzina (il gpl ha un rincaro molto contenuto, nell'ordine dei 1000 € o meno, il metano oscilla tra i 1500 e i 3500 euro di differenza). Le auto ibride, invece, hanno rincari da poche centinaia di euro - se sono di tipo Mild hybrid - a svariate migliaia, se sono full hybrid (ad esempio, al momento in cui scriviamo la Toyota Yaris hybrid versione base costa circa 4000 € in più della versione non ibrida). Le auto elettriche invece hanno un costo ancora elevato rispetto alla concorrenza, attualmente la più economica è la Smart, che a listino parte da 25mila euro. Con la percorrenza che abbiamo indicato, notiamo innanzitutto che il risparmio che si ottiene con un'auto ibrida rispetto ad un'auto a benzina è troppo esiguo per giustificarne l'acquisto. L'alimentazione a gpl si rivela la scelta più economica, perché il costo dell'auto è inferiore rispetto ad un'auto a metano, ma anche quest'ultima alimentazione è valida. Molte case puntano o sul gpl o sul metano, sono entrambe scelte valide. Le auto elettriche nonostante il loro costo di esercizio risibile non sono ancora competitive: infatti se prendiamo i consumi delle auto più efficienti, gpl e metano, e le moltiplichiamo per la vita media di un'auto (consideriamo 10 anni) otteniamo circa 5000 euro, contro i 2900 delle auto elettriche. Questa differenza però non basta a colmare il divario di prezzo, che supera i 10.000 euro. - utilizzo misto città e autostrada
in questo caso considereremo una percorrenza di 15.000 km annui e prenderemo in considerazione auto più grandi (segmento c), che hanno consumi leggermente più alti in quanto si tratta di auto più grandi e pesanti. Nel segmento c abbiamo anche diverse auto ibride ricaricabili, quindi aggiungeremo questa categoria ai risultati. Sempre in questo segmento abbiamo auto elettriche che non sono frutto di adattamenti di auto a benzina, ma sono auto progettate per essere elettriche, hanno una buona autonomia (intorno ai 350 km) e quindi possono essere prese in considerazione per questo tipo di percorrenze. Nota sul caclolo dei consumi delle auto ibride ricaricabili: dal momento che queste auto hanno una batteria che consente di percorrere svariati km (la Toyota Prius in versione ricaricabile, ad esempio, percorre 50 km in elettrico), il motore termico entrerà in gioco solo dopo che la batteria si scarica (ovviamente noi consideriamo una guida tranquilla, altrimenti l'ibrido non va nemmeno preso in considerazione). Abbiamo supposto che con 15000 km la media di percorrenza sia di 60 km al giorno, di cui solo 10 con il motore termico. È importante notare che un'auto ibrida ricaricabile implica un cambio di abitudini, se un giorno dimenticate di caricare la batteria i costi di gestione saranno molto differenti.
Con 15.000 km i costi di esercizio sono:
-> auto a benzina: 1531,07 €
-> auto full hybrid: 1283,53 €
-> auto a gpl: 806 €
-> auto a metano: 600 €
-> auto ibrida ricaricabile 571,91 €
-> auto elettrica: 450 €
Come possiamo vedere dai dati le auto a gas restano molto convenienti, le ibride ricaricabili fanno registrare consumi bassissimi grazie all'autonomia della batteria, ma il costo di questo tipo di auto è notevole: al momento in cui scriviamo una Toyota Prius plugin costa 42.350 €, contro i circa 30.000 € di un'auto a metano di questo segmento. Le auto a GPL, poi, sono ancora più economiche: ne abbiamo trovate alcune a poco più di 21.000 €. Stesso discorso per le auto elettriche, il loro costo di gestione inferiore non riesce a compensare il prezzo di acquisto elevato. - utilizzo prevalentemente autostradale
in questo caso considereremo una percorrenza di 25.000 km annui e prenderemo in considerazione sempre le segmento c, che sono comunque adatte a chi percorre tanti chilometri. Il costo dei esercizio delle auto ibride ricaricabili cambia di molto perché la media al km presa in esame è di 108 km al giorno, quindi più della metà del tragitto viene percorso con il motore termico.
Con 25.000 km i costi di esercizio sono:
-> auto a benzina: 2551,78 €
-> auto full hybrid 2232,81 €
-> auto ibrida ricaricabile 1445,32 €
-> auto a gpl: 1343,88 €
-> auto a metano: 1000 €
-> auto elettrica: 750 €
Ormai avete capito l'andamento: le auto a gas sono ancora più convenienti, le auto ibride ricaricabili all'aumentare della distanza percorsa con il motore termico diventano molto meno efficienti perché la distanza percorsa a benzina aumenta (senza contare il fatto che oltre i 135 km/h deve entrare in azione anche se la batteria è carica).
Cosa acquistare pensando all'ambiente
Oltre al lato economico, consideriamo ora il lato ambientale: per l'ambiente cos'è meglio? Sicuramente le auto che consumano poco sono amiche dell'ambiente, perché consumare meno significa inquinare meno. Numeri alla mano abbiamo visto che le auto ibride non sono tanto amiche dell'ambiente, la differenza con un'auto a benzina è modesta a fronte di spese a volte notevoli. Le auto a metano e a gpl restano le più amiche dell'ambiente dunque, ma che dire sulle auto elettriche? Loro sono amiche dell'ambiente? Un po' meno di quanto potrebbe sembrare. Con le tecnologie attuali, infatti, non possiamo produrre tante batterie per il numero totale di auto che vengono prodotte, perché necessitano di materiali rari (e ci sono anche conseguenze geopolitiche, con alcuni stati tra cui la Cina che diventano vitali). Le cose potrebbero cambiare in un prossimo futuro, con nuove tecnologie e con i pannelli solari sul tetto delle auto (già alcuni modelli di punta li montano, solo questione di tempo prima che saranno diffusi su larga scala). Pensando all'ambiente tutti i tipi di ibride sono assolitamente da scartare, perché il consumo in meno rispetto alla benzina non compensa lo sforzo industriale necessario alla produzione delle batterie. Restano le auto a gas, allora: sono uguali? L'una vale l'altra? Dal punto di vista economico sono molto simili, ma se guardiamo dal punto di vista ambientale il metano è meno inquinante del GPL, che è conveniente solo perchè costa poco. Altra considerazione importante che va fatta per l'ambiente riguarda il tipo di auto da acquistare: oggi vanno di moda i SUV, per la loro comodità e per il senso di sicurezza che danno, ma questo tipo di auto non è amica dell'ambiente: a prescindere dal tipo di carburante, un SUV fa consumare di più rispetto ad un'auto più bassa delle stesse dimensioni, perché la maggiore altezza da terra comporta una maggiore inefficienza aerodinamica e quindi maggiori consumi.
Andrea Pastore 03/05/2021
La prima barca a vela mercantile con motore elettrico sta nascendo in Costarica
Sul fronte "emissioni zero", chi sta avanzando a grandi falcate è la Costarica, piccolo stato centroamericano che noi italiani ricordiamo soprattutto per la cocente sconfitta patita ai Mondiali di calcio del 2014 in Brasile.
Ad Ovest della capitale San Josè, infatti, sul versante Pacifico, la compagnia Sailcargo sta portando avanti l'ambizioso progetto di costruire Ceiba, la prima imbarcazione a vela con motore elettrico del mondo. Il legno del telaio deriva da coltivazioni sostenibili, il motore elettrico (che "spingerà" con soli 120 cavalli in condizioni di poco vento e gestirà le varie funzioni dell'imbarcazione) sarà alimentato da pannelli solari, addirittura i 3 alberi offriranno supporto logistico - a mò di argano - durante le operazioni di carico/scarico merci.
Il team progettuale punta tutto sulla drastica riduzione dell'inquinamento provocato dalla tradizionale industria marittima. L'iniziativa si inserisce nell'agenda nazionale per affrontare il cambiamento climatico. Ceiba, che non supererà i 45 metri di lunghezza, sarà in grado di trasportare oltre 250 tonnellate di merci sostenibilie, destinate soprattutto agli Stati Uniti e al Canada. Il 2021 dovrebbe essere l'anno decisivo per l'entrata in scena a pieno regime.
Andrea Pastore 04/10/2021
Se l'auto pesa di più, il costo annuo del parcheggio aumenta: succede a Tubinga, in Germania
Ha fatto parecchio discutere il provvedimento emanato nell'ambito del distretto governativo di Tubinga, uno dei circondari dello stato tedesco del Baden-Wurttemberg. La tassa per parcheggiare la propria auto in strada, infatti, è stata "rimodellata" in maniera "ponderale", nel senso che chi possiede auto più pesanti pagherà molto di più dei canonici 30 euro annui previsti fino a qualche giorno fa, cioè prima dell'adozione di questa particolare decisione.
Nessun commento specifico dal Governo centrale, finora, considerando la concomitanza della tornata elettorale. A "pesare", è proprio il caso di dirlo, potrebbe essere stato l'input del Comitato per la protezione del clima, che vede nei veicoli più imponenti (soprattutto i Suv) un problema per i centri urbani, tanto da indurre l'amministrazione locale a quantificare la spesa per l'occupazione del suolo pubblico - da parte degli automobilisti - in rapporto al peso del veicolo.
In concreto, il "superdazio" ammonterà a 180 euro l'anno per le auto che arrivano a 2 tonnellate di peso. Al netto di possibili sfumature politiche dietro questa decisione, non è da escludere che altre città tedesche seguano l'esempio, innalzando ancora di più l'asticella a livello economico.