Una super batteria agli ioni di litio al servizio di un traghetto norvegese

Prodotta dal colosso Samsung, questa batteria incamera qualcosa come 5mila kWh

foto da colorline.com

Andrea Pastore 10/10/2020 0

Dopo l'approfondimento sulle auto ibride in questo precedente articolo, torniamo a parlare di questo tipo di tecnologia, questa volta applicata alle navi. Vi parleremo infatti della nave "ibrida plug-in" per eccellenza, la norvegese M/S Color Hybrid (appartenente alla flotta della compagnia nazionale Color Line) equipaggiata da una super batteria agli ioni di litio, la più grande al mondo.

Prodotta dal colosso Samsung, questa batteria incamera qualcosa come 5mila kWh (le migliori auto elettriche montano batterie da 100 kilowattora, tanto per farvi un'idea) ed ha un'autonomia di un'ora ad una velocità di 12 nodi (cioè 22 km/h). Per ottenere una tale capienza, necessaria e spingere i quasi 7mila CV del mezzo, la filosofia progettuale prevede l'assemblaggio in serie e in parallelo di più moduli di batterie.

Il traghetto, impiegato nella tratta fra i porti di Sandefjord (dove avviene il caricamento di energia) e Stromstad, misura più di 150 metri e può contenere 2mila passeggeri e 500 auto; la dotazione elettrica ha ridotto praticamente a zero l'emissione di gas nocivi, soprattutto nei pressi dei nuclei abitati, tanto che il progetto è quello di estendere la percorrenza verso altre rotte ed altre nazioni.

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Andrea Pastore 11/01/2021

Auto elettriche vantaggiose? Non per il CEO di Toyota

In un'epoca, come la nostra, in cui si parla sempre più di "evoluzione verde" e sostenibilità, e dunque di auto elettriche, ritenute meno impattanti a livello ambientale, fanno discutere e riflettere le parole di Akio Toyoda, CEO della Toyota, una delle case automobilistiche mondiali di punta.

In un incontro stampa prima di Natale, Toyoda ha parecchio "demitizzato" i veicoli elettrici. Innanzitutto per i costi necessari a concretizzare la transizione da benzina a elettrico, fra cui quelli legati - ad esempio - alla realizzazione capillare di infrastrutture per la ricarica.

Costi ricadenti, ovviamente, sull'acquirente finale, considerando che per un'utilitaria su strada elettrica ci vogliono almeno 30mila euro. In pratica, secondo Toyoda, il Giappone rimarrebbe senza elettricità se dovesse sostenere una flotta generalizzata di auto elettriche, con un investimento necessario di oltre 250 miliardi di dollari.

Ma il bello deve ancora venire. Infatti, lo stesso Toyoda, proseguendo sul filone nipponico, ha parlato anche di grandi "costi ambientali", perchè gran parte dell’elettricità in Giappone viene ottenuta bruciando carbone e gas naturale, mentre alla produzione di batterie sarebbe legato l'aumento eccessivo di emissioni di anidride carbonica. Certamente non un aiuto per l'ambiente. Di questo tema ci siamo occupati un articolo precedente, cui vi rimandiamo. Ad oggi, il carburante più ecologico resta il metano.

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Andrea Pastore 15/05/2020

"Olli", il minibus elettrico a guida autonoma: quando circolerà in strada?

C'è grande curiosità e attesa per capire quando e come avverrà il lancio su strada di "Olli", il piccolo bus a motore elettrico - il primo d'Europa a guida autonoma - che è stato testato nel perimetro torinese dell'ITCILO, il campus delle nazioni unite. Il veicolo, "controllato" (ma non guidato) da una sorta di steward, è spinto da propulsori elettrici, raggiunge una velocità di circa 35 km orari e può percorrere, con un ciclo di carica, poco meno di una cinquantina di km.

Finora, come detto, ha svolto il proprio servizio - prima del lockdown legato al Covid19 - soltanto nell'ambito dell'ITCILO, accompagnando i professori e gli studenti. Una dozzina per ogni viaggio, perchè quella è la capienza. Un'altra particolarità sta nel fatto che "Olli" è stato partorito montando componenti realizzate con stampa in 3d.

Le potenzialità di questo mini-bus, soprattutto sul piano ecologico, è evidente. Tuttavia, la totale innovatività del mezzo richiederà ulteriori prove (è pur sempre condotto da un'intelligenza artificiale) per approfondire anche la conoscenza tecnologica alla base dei concetti fondanti, sia da parte di chi lo ha realizzato e sia da parte delle nuove professionalità che saranno necessarie nel caso Olli prendesse davvero piede, principalmente in quelle città che soffrono terribilmente l'inquinamento atmosferico.

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Andrea Pastore 04/09/2021

Le ambizioni del progetto Yara Birkeland, la nave da carico elettrica ed "autonoma"

Entro la fine del 2021, Yara Birkeland, nave da carico elettrica, compirà il suo primo viaggio "in autonomia" fra due località norvegesi. Il riferimento non va soltanto alla propulsione elettrica del mezzo, sorretto da una batteria da 7 MWh e da 2 motori da 700 kW (13 nodi la velocità massima ottenibile), ma soprattutto alla gestione "automatizzata" del viaggio.

Niente equipaggio durante il tragitto, ma soltanto per le fasi di carico e scarico: eppure anche qui, principalmente a livello di stoccaggio, si punterà su straddle carriers (le cosiddette "gru a cavaliere) completamente automatizzate. Durante la tratta, la nave sarà monitorata da punti di controllo a distanza.

Abbattimento dei costi operativi e delle emissioni nocive gli obiettivi ambiziosi del progetto. In realtà la tabella di marcia dei "viaggi autonomi" era fissata per lo scorso anno, ma la pandemia ha fatto saltare tutto. Secondo le previsioni, questo tipo di cargo rimpiazzerebbe qualcosa come 40mila spostamenti di camion all'anno.

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