Col riciclo creativo il guardaroba ringrazierà, ma soprattutto l'ambiente
Piccoli accorgimenti per riutilizzare vecchi abiti in modo intelligente e innovativo
Andrea Pastore 17/08/2020 0
Quando si parla di sostenibilità, si fa riferimento non solo al minor impatto possibile che il comportamento dell'uomo abbia sull'ambiente ma anche della massimizzazione delle risorse a disposizione per evitare inutili sprechi. Il "riciclo creativo" è quella pratica che ci permette di riportare a nuova vita, sotto forme differenti rispetto alla connotazione originaria, oggetti del nostro quotidiano, principalmente abiti dismessi o accessori legati al vestiario.
Invece di ammassarli in enormi buste per gettarli - magari perchè fuori moda, consunti o non più indossabili per un discorso di taglia - possiamo recuperarli in modo intelligente ed esteticamente valido. A tutto vantaggio del nostro guardaroba, "alleggerito", e della raccolta differenziata.
Il maglione invernale è il tipico esempio di riciclo creativo: col tempo tende a usurarsi e a perdere l'elasticità iniziale, dunque piuttosto che indossarlo così si può trasformare in guanti, sciarpe e cappelli per proteggersi dal freddo. Ma potrebbe assumere anche le sembianze di un pupazzetto "di pezza" con cui ravvivare divani e letti.
Anche le camicie - opportunamente modificate - non si sottraggono al cambiamento, ad esempio come gonna, rivestimento "alternativo" per i cuscini del divano o per un abat-jour; persino come porta-posate e ferma-tovagliolo per una tavola fuori dal comune. Pure i leggendari jeans rivelano versatilità nel riuso, dopo averla ampiamente dimostrata come indumento, praticamente abbinabile a tutto. La loro nuova vita può essere una borsa, una tovaglietta per la colazione, un portaoggetti da appendere.